top of page
Cerca
  • Immagine del redattoreLibereria

adA di Roberto Inzitari


io e te sappiamo

dei corridoi in cui Teseo e Arianna dipanano il loro filo,

come lo trovano, come lo seguono,

come lo spezzano, come lo riannodano,

alcuni motivi per cui lo pérdono, uno o più,

uno, per cui lo tengono.

Conosciamo molto.

Non sappiamo tutto.

io e te sentiamo,

l’aria, la nota che emette uno strappo d’anima,

del diapason la vibrazione che la ricuce,

l’arrivo di un pensiero, Scirocco o Maestrale,

le polarità dei magneti, il rumore degli occhi,

la carezza di una preghiera, l’odore di un sorriso,

forse quello di un angelo, chissà.

Sentiamo molto.

Non sentiamo tutto.

io e te non guardiamo, vediamo

le pareti cieche del labirinto, se c’è porta o

minuscola finestra senza conoscer la misura,

le bussole altrui con l’ago storto.

Dei prezzi le diapositive a luce spenta,

e senza proiettore.

Guardiamo tutto.

Non vediamo molto.

Simile, forse, a quella algebrica è la matematica dell’anima:

+ x + = + il risultato è debole di fronte alla vita.

+ x - = - il risultato è certo.

- x - = + il risultato può essere autentico, forte perchè completo

non se per fuggire da,

ma se per correre incontro a.

Chissà.

Ancora molti debiti da saldare,

tra cui, per me,

anche uno di fede.


52 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Se muoio adesso c’è una serie di cose non finite c’è una serie di cose che non andavano finite c’è una domanda su cosa sia davvero una cosa finita ma è una domanda che ci sarebbe in ogni caso c’è una

Ma che bella sera stasera amore mio con i tuoi baffi che tagliano il cielo e i capelli che fuggono dalla nuca e mi raccontano canzoni di traverso quelle che la poesia sgattaiola qua e l¢ Ma che bella

È sbagliato pretendere di più sbracciare sempre alla ricerca di quello che non puoi trovare. È sbagliato andare fuori tempo, fuori luogo, fuori tutto. È sbagliato ma io non son capace di percorrere st

bottom of page