Libereria
MEDIOCRACY di Luca Iacono
Mi ritrovavo a pensar
le emozioni
e al modo in cui tutto
risuona normale,
le nostre etichette,
poesie, le canzoni
e a rider di quanto
sia assurdo e banale,
in questa gara all’artificiale
rara istantanea un po’ superficiale
che è miscellanea
di ciò che è anormale,
in questa corsa
all’ostentazione
che un po’ è ripudio,
un po’ morsa e attrazione;
ci sguazzano dentro
anche gli intellettuali
facendo filosofi
antisociali,
sparando a zero
sui gruppi sociali
di cui si ritrovano
poi alimentari.
E noi che ci siamo
da tempo già dentro
sbuffiamo adagiandoci
un po’ più al centro
dimenticandoci
le coperte
che il destino ci cuce
addosso, solerte,
ché non siamo niente
di nuovo e in-comune
e nuotiamo nel fango
infetto autoimmune
protagonisti
anche noi
di ‘sto tango
ma consapevoli
della realtà,
popolazione laconica
inerte,
incolpevoli incolumi
in mediocrità.