Libereria
IL TAVOLO di Doria Tacchia
Le gambe lì,
allungate sul Tavolo
e guardo oltre mentre sorseggio del vino.
Non ho richieste in questa tarda serata
che mi si appoggia addosso
mentre si rincorrono ombre che attraversano i muri di questa stanza.
C’era un tempo che ogni cosa sapeva di nuovo,
che ogni raggio era il primo
e ad ogni luna contavi il suo quarto.
C’era un tempo che aspettavi domani
perché era ancora a venire
e un tempo per cose da fare.
Oggi è così che guardo scorrere i tempi andati:
seduta, allungando le gambe
tra un sorriso accennato
e gli occhi oscurati....
E brindo a quel Tavolo che accoglie i miei istanti.