Libereria
RICORDI D'ESTATE di Giovanni Barco
Era tornata in quella campagna dopo dieci anni. Nulla era cambiato da allora. Merito
di suo padre che l'aveva curata con tanto amore per tutto questo tempo. Fino ad oggi
che Anna, la sua unica figlia, era rientrata da Roma per le ferie di agosto. La ragazza
si addentrò nella campagna e qualcosa catturò la sua attenzione: dei fiori vicino al
muretto nei pressi della porta d'ingresso. Si avvicinò per toccarli. Li annusò. Il loro
profumo le fece tornare in mente quei giorni in cui da bambina giocava ogni estate a
raccogliere fiori qua e là per fare delle composizioni floreali a dir poco meravigliose.
E poi le mostrava ai suoi genitori, con aria di orgoglio. Si ricordò anche di quante
corsa faceva lì, nei prati, con le amiche, per vedere a chi per prima arrivava a quel
muretto dove vi erano questi fiori meravigliosi. Poi dopo il sogno riaprì gli occhi: era
tornata a casa. E quest'estate non se la sarebbe persa. Se la sarebbe goduta fino in
fondo. Con la sua famiglia e coi suoi fiori.