Libereria
ALBERI INQUIETI di Gianluigi Giussani
Grandi e piccoli manovali
della piana del mondo.
Coscienti di distruggere.
Orgogliosi di creare
improvvise apparizioni.
Riflessi di vetri illuminati.
E questo nostro incedere lento
non è che un grande quadro in movimento.
Il nervosismo che oscilla leggero,
nei nostri credo,
nei nostri isolotti comunicanti.
A voi riesce facile
non piangervi davanti.
Mentre noi sentiamo quel bisogno di rivalsa.
Di una sincerità malata
che non passa.
Navighiamo sorde sirene
da più di duemila anni.
Sorvoliamo angoli remoti
di antichi segni.
Voci, pensieri, baci, sentimenti.
Saluti
da questi alberi inquieti.