top of page
Cerca
  • Immagine del redattoreLibereria

L'UOMO DI FUOCO di Valentino Picchi "Hechìzo"


Nella stanza nera del mondo egli si leva, uomo di fuoco, la parola si accende e madre di vampa i figli verbali. Parola si infiamma e non si consuma, miele di luce, dolcezza dell'alba illumina i tetti. Ma è nella stanza nera del mondo ove il demiurgo operoso riscrive il canto di un secolo spento, mentre passa il circo sotto la finestra coi gai saltimbanchi del vocabolario. Nella stanza nera del mondo l'uomo di fuoco riscrive il verso, cancella e riscrive, getta via il foglio e riprova. Sorella puntuale è la notte dove la storia sogna se stessa, ma nella stanza nera del mondo resta una luce accesa e una parola che non si consuma, somiglia a "futuro", è l'uomo di fuoco mai stanco Che cerca il suo verso.


22 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Se muoio adesso c’è una serie di cose non finite c’è una serie di cose che non andavano finite c’è una domanda su cosa sia davvero una cosa finita ma è una domanda che ci sarebbe in ogni caso c’è una

Ma che bella sera stasera amore mio con i tuoi baffi che tagliano il cielo e i capelli che fuggono dalla nuca e mi raccontano canzoni di traverso quelle che la poesia sgattaiola qua e l¢ Ma che bella

È sbagliato pretendere di più sbracciare sempre alla ricerca di quello che non puoi trovare. È sbagliato andare fuori tempo, fuori luogo, fuori tutto. È sbagliato ma io non son capace di percorrere st

bottom of page