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PENSIERO di Alessandra Bloise Diana


Soffocato dal cuscino dell’ordinario

si avvelena con gocce di normalità

fino a crederlo, felice.

Ma poi, la necessità di respirare

è più grande di quella di esserci

e l’urlo

come tappo di sughero a festa

esplode.

Salta in aria.

Raggiunge l’alto,

il cielo leggero,

e danza estasiato con onde spumose

e ancora crea spuma,

spuma di fragile intelletto,

spuma dalla bocca grande

e così si ritorna giù

dopo estasi di infinitezza

e giù

rimane la spuma del cielo

con occhi appannati di grandezza

... Prende di nuovo il cuscino

e

ingoia ancora veleno.

Tutto ciò è mancanza dell’infinito

dannato in eterno, mio pensiero.


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