Libereria
IL DOLCE M'È NULLA di Doria Tacchia
Chiedo a Voi Pirati di riconoscere le mie mani su queste parole,
alle quali nemmeno io so d'appartenere.
Da questa riva del fiume impetuoso
dove diventa gioco il rischio e il limite mio ora non conosco,
dalla cima di un albero spoglio,
aspetto il mutare delle mie stagioni,
e nelle cadute mi accoglie la terra ora ancora fredda.
Ma vabbè ci si rialza al gocciolio ritmico di questo cielo d'inverno, e raccolgo i capelli bagnati che c'ho da far una treccia che si unisca a quel ponte, dove raggiungere chissà quali mete.
E chiedo a Voi Poeti: chi sono? Son io? Sei tu?
Siamo Noi a divider la barca, a giocare ai pirati con penne d'inchiostro, che tingono animi, corpi e pensieri, così, come se fosse ancor ieri, che nella cesta ti culla, ti abbraccia e sorride il calore avvolgente del Dolce Nulla!