Libereria
PENSATORE di Marco Domenico Grastolla
A caccia di lampi
di genio o di follia,
con l'animo sempre
almeno doppio e
frainteso.
Ma che importa!
Col cervello liscio
tra le maschere sociali,
con valli e monti su terre
eteree: certo nebulose,
non meno reali.
Ma a chi importa!
Parla a nessuno e
pensa per tutti,
con la boria del volgo
scontra i suoi flutti.
Per loro è vento fuori casa,
tempesta nel vuoto.
Ma gli importa?
Ama e odia come solo
chi ama giusto, come
chi guarda l'altrui sorte e
non prova gusto.
Gli importa!
Penna impotente è
la sua per chi si pugnala con diletto,
un occhio al dì e l'altro
prima di andare a letto.
Non gli importa!
Lasciarli andare, cadere
come foglie morte, che
per chi dorme come loro
non c'è sveglia così forte.
No, non gli importa!
Eppur sta male, si tortura
tra i viaggi in terre ombrose
a cercar la lingua giusta.
Che così martoriato vede
l'uomo in carne,
un abisso e più lontano
da colui che dalla testa
non vuole uscirne.
Sì, gli importa!
Per quello spettro tra le orecchie
continuerà le sue ricerche:
si farà strada tra l'indifferenza loro
e viaggerà per quel tesoro.
SÌ, gli importa!
Lo donerà a quel mostro promettente,
di corsa e senza fiato,
lo donerà a quel prezioso
aborto dello stato.
SÌ, GLI importa!
Insieme penseranno, due
teste, penne, lingue e
tesori: a caccia di nuovi
orrori!
SÌ, GLI IMPORTA!