Libereria
SENZA TITOLO di Monica Ferrara
il mio corpo
involucro
di seppia
verdognoli vermi
voraci vanno mangiandomi
così
tagliandomi a metà
in orizzontale
vedrai il disagio uterino
che bolle,
mille e più
squame di inadeguatezza
tra il fegato e il pancreas,
sfilami le vene dai polsi
e quelle sottili sulle caviglie
nel mio sangue passa
la violacea colpa della violenza,
dal fiato perverso
mi son spuntati nei
bronzei come l'erezione
del cappio al collo che soffoca,
le piante dei miei piedini
hanno calpestato latte e gas
desiderando così forte
di non essere nate
da bruciare la loro stessa pelle
lì, lì dove nasce il cammino
gialli calli mi han protetta
dal cadere,
eppure son giù
fioca e molle
nel mio stare.
Il mio unico sbaglio
è stato nascere