Libereria
IL TUO NOME di Marco Zanni
Non so se sono pietra Che si stacca dalle mie domande o una bomba a notte fonda che esploda per svegliare tutti. Cammino come un uomo desideroso di buttare tutto via tra le mani forse una poesia rinvenuta tra cadaveri e illusioni disintegrate, brandelli del mio corpo. Sono sufficientemente piccolo da poter dimenticare anche il tuo nome, abbastanza famelico affamato da sbranarlo ed ingoiarlo sanguinante. Il tuo nome uccide. Colpisce nel momento più impensato.