Libereria
274 di Alessandro Mazzà
Nato in un vecchio sperduto fermento jazz
vecchio ora tu
per penuria di pulizia di accordi
o verdi nostalgie combinatorie
sposi per la seconda volta il caos
non ti piace e non piace poi a chi ascolta
eppure grazie a questo all’improvviso
sa che ti riconosce
ti approva quasi per dovere e quasi
sorbisce tutto
il resto sta a noi com’è sempre stato
la nostra cifra è molto più che stile
è non riempire
non per lasciare ad altri
ma per non bere troppo dalla tazza
dove il riparo è un tempo musicale
e quella crepa siamo stati noi