Libereria
BATTAGLIA di Noemi Agostino
Non ho il sangue con cui sono nata ho il sangue che io stessa ho scelto che mi sono iniettata. Mi sono riplasmata a immagine mia in battaglia e la fanghiglia che di dosso mi colava l’ho fatta mia perché era mia! Nella ferita è entrata il sangue lo ha mutato mi ha cambiata. Non ho scelto guerra o disgrazia ma questo sangue sì è mio tra i denti lo stringo e mentre io stessa mi dolgo ferita a cagione del loro morso sorrido: il dente è rosso. Ora li vedono questi litri di cuore versati donati mai filtrati, arricchiti. E questo agglomerato di nervi tesi al prossimo agguato è vigile. Lo sguardo bianco, il corpo nero è stanco. Sono sulla roccia riposo lavoro forgio l’elsa e non ho fodero. Attendo. Col sapore di terra già stantia il vento che arriva lo porta via e mi sussurra, io taccio, lui ulula: la nuova battaglia
contro si scaglia.
Mostro la spada.
Difesa.
Non attacco.
Il mio sangue parla
urla
verso di loro:
PACE.