Libereria
BENVENUTA di Majlinda Petraj
L'ho tenuta dentro di me
per incalcolabile tempo.
Sentivo i suoi battiti
scandire i confini del vuoto.
Ancora non respirava
ma era viva.
Di notte
irrequieta, mi provocava dolori,
proprio qui,
all'altezza del cuore.
Ci mettevo la mano sopra
per scaldare le sue paure.
A volte,
saliva in testa
a scombinare sinapsi
e ricollegare connessioni.
Fino al momento tanto atteso.
Ho sentito l'esplosione
e la frammentazione di un sogno
mentre mi dipingeva dentro di rosso.
Ho sentito i dolori
e le contrazioni
di qualcosa che correva verso la luce
ma non voleva abbandonarmi.
L'ho aiutata a desiderare la Vita.
Staccarsi dal grembo
e venire alla luce.
Mi è nata tra le mani
una Poesia.
La guardavo piangendo
nascendo nuova in un sorriso,
e non avevo dubbi;
volevo darle il tuo Nome.