Libereria
COME NUBI di Giacomo Rossi
Come nubi figlie d'un sogno potessi or volare,
lasciare qua le lacrime ed i pesi,
i fili tesi delle mie ansie sciolti
al sole che si cela oltre le nubi.
Ho invece da vivere il riflesso sbiadito
d'un uomo e riempire immagini austere
di giornate che fuggono gli affetti.
Ho voluto esiliarmi di silenzio
sconfitto da nessuno e coprirmi d'orgoglio
e di vergogna, senza lume.
Perché così presto volto al martirio
sotto nessun segno, senza frasi
e sopra i resti di false bandiere,
con la cenere sul volto, perché?
La vita è in fondo un'attesa
tra ciò che non fosti e ciò che non sarai.
La morte sfibra mentre si osserva il nulla
sorgere dal niente e ritornare, insensibile.
Come annegando cerco ogni inutile raggio di sole,
disperato anelando luce, fuggo stanco dal sole.