top of page
Cerca
  • Immagine del redattoreLibereria

CONFINI DI SABBIA di Alessandro Mazzà

I tuoi capelli che scendono a croce

decidono il confine cancellabile

fingendo contro altezze steccati disegnati

mentre tutta in moto acceso mi avverti

in basso con la curva di due scalini

che invadono confini di sabbia

che a brevi passi felicemente smarriti

cambiano idea ai colori che ho

svelando un tutto mare

pronto a riconoscersi e precipitare

portandomi con sé

e i miei occhi lasciati soli

scrivono l’attesa lunga lettera

alla festa dell’assenza di ogni bianco

nella lingua rovente dei ricreati

noi siamo altrove

e queste immagini sorgono

dall’attimo futuro già invadente

e la bilancia arrugginita

della mente lasciata un attimo appesa

conquista il preciso tacere

e non sta

maneggiando queste parole

4 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Se muoio adesso c’è una serie di cose non finite c’è una serie di cose che non andavano finite c’è una domanda su cosa sia davvero una cosa finita ma è una domanda che ci sarebbe in ogni caso c’è una

Ma che bella sera stasera amore mio con i tuoi baffi che tagliano il cielo e i capelli che fuggono dalla nuca e mi raccontano canzoni di traverso quelle che la poesia sgattaiola qua e l¢ Ma che bella

È sbagliato pretendere di più sbracciare sempre alla ricerca di quello che non puoi trovare. È sbagliato andare fuori tempo, fuori luogo, fuori tutto. È sbagliato ma io non son capace di percorrere st

bottom of page