Libereria
IL SIGNORE DELLE ABITUDINI di Valentino Picchi Hechìzo
Strane abitudini
avevi tu:
schiantarti sempre sullo stesso muro,
a capire poi che nella crepa mi
stavi lasciando un cuore indomito per continuare.
Strane abitudini
avevi tu:
scavare sempre nello stesso vuoto
a sapere poi che nella fossa mi
stavi lasciando un fuoco sacro da
perpetuare.
Belle abitudini
avevi tu
curare sempre quello stesso albero,
a comprendere poi che tra le radici mi
stavi lasciando un credo infallibile da
ostentare.
Una cosa senza nome,
instancabile, perpetua, ostinata:
quell' abitudine severa e felice,
il rito del valore ai
piedi di quel muro,
di quel vuoto,
di quell'albero
che adesso ho di fronte
come gli spiriti destati di tre soldati in uno,
per il mio ingresso nella tua stessa guerra.