Libereria
LEGGENDA di Valentino Picchi Hechìzo
Nelle trame del vento
lessi
di te amazzone
vibrare il colpo sul
fianco al destriero
con lo sperone delle
tue labbra.
Mutata la bestia in sentiero,
nella sua corsa
specchiai la mia faccia e
indovinai il mio passato:
fiamma dal mare,
confetto di brace esploso
nella mia tempia,
pietra angolare di una dimora
sepolta nella mia coscienza:
ad est vi combatteva un popolo
guerriero,
da ovest parlavano i profeti di pace,
una geometria di pulpiti
di cui tu danzando
immaginavi i confini
mentre io bramavo la fuga.
La mia regola non è parola,
la mia storia è lingua
di domani, i corpi già la
raccontano: io sono in ascolto.