Libereria
MACERIE di Noemi Agostino
Non c’è posto qui
tra le macerie
per chi non si dà tregua
cercando di spegnere
anche i piccoli fuochi.
Il legno vuole bruciare
e godersi
il lento suo affievolirsi
fino a sgretolarsi.
Vuole vivere e morire
vuole essere albero
e cenere.
Vuole sussurrare qualcosa mentre
soffia il vento tra il suo fogliame,
vuole raggelarsi
nell’aria immobile.
Parlerà quando il fulmine
lo colpirà.
Poi
nel suo silenzio di cenere
continuerà a sussurrare
A chi pur tremando
non si opporrà
al grigio svolazzare
e al suo lavare via
ogni dolore.