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OMBRA di Marco Domenico Grastolla

Questo inchiostro cangiante

che mi segue strisciando,

come fosse perennemente

in agguato, in silenzioso

comportarsi copia i miei passi.

S'allunga, si stira, sguscia

tra pali e ruvidi muri;

s'acquatta, si ritira, svanisce

tra siepi e crepe profonde.

All'ombra basta la più flebile

luce per destarsi,

e io non posso camminare con passo sicuro nell'ora più buia senza più d'una luna nel cielo. Credo resterò ancora per poco qui, tra i miei pensieri e uno spettatore nero e taciturno: presto torneremo a casa, e tra pareti color pece ci annulleremo insieme nel sonno.

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