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QUANTO SONO PROFONDE LE NUVOLE? di Mariateresa Scionti

Le sfumature dell'azzurro sono mutevoli, mai scontate e sempre d'effetto.

Incorniciano una finestra che mostra sempre nuovi luoghi, a volte indefiniti, altre cosparsi di nuvole.

Una voce metallica, a volte più umana, annuncia le istruzioni, mentre la mente distratta segue contorni di cielo per trovare nuovi elementi. Quanto sono profonde le nuvole?

Come fanno a non essere scalfite dal sole, ma vengono solo attraversate? Sempre più alte, ma mai banali e ad ogni sguardo nuove.

L'estate è arrivata senza troppa timidezza, sprigionando da subito tutto il suo calore e quella voglia di vita che risveglia dal torpore dell'inverno.

Il mondo è rimasto in letargo, come cristallizzato in un lockdown forzato, mentre la natura se ne frega. Il profitto non è riuscito a fermare l'ineluttabilità delle circostanze, il denaro non è stato un movente abbastanza forte per mostrarci quanto in realtà siamo fragili, senza dimenticare la nostra natura di creature con pretese da creatori.

La realtà che ci circonda si ribella per farci capire "quanto sia fragile la forza", sembrerà strano, ma l'ho letto proprio su una penna e mi trovo molto in sintonia con l'autore di questa frase. A volte dovremmo tenerlo bene a mente.

Da quando c'è il COVID molte cose sono cambiate, una tra queste è la nuova usanza di "salutarsi a distanza" o con "i pugni chiusi". Un gesto che mi lascia sempre un po' stupita, ma che mostra il modo in cui, ormai, ci approcciamo alla vita e alle persone.

Molti si reputano "di successo", altri sono "self made men", se penso a me, vedo che sono un "risultato". Sono quell'uguale che dopo una somma ha mostrato i denti, stretto i pugni perché altrimenti sarei rimasta un'incognita. Sono quel meno che si è moltiplicato per se stesso per riuscire ad emergere tra i più.

I miei migliori insegnanti?

Indubbiamente il dolore, quello cieco, che ha preso un po' di luce dalla consapevolezza. Un altro grande maestro è stato il Tempo, sembrerà strano, ma mi ha dato modo di scoprire il vero aspetto delle persone, delle circostanze, svelandomi anche un po' di me.

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