Libereria
SUPERSTITE di Marco Domenico Grastolla
Il suo arco divenne arpa
quel giorno
e per tutta la valle risuonò
la melodia sibilante
della morte.
Le sue frecce
dalla lingua di serpente
viaggiavano ineluttabili nell'aria,
reclamando la nota ultima
della loro esistenza.
Tra un battito e l'altro
del mio cuore,
lo so,
pungerà il suo canto;
e son già grato
del tempo concessomi
dagli Dèi per scrivere
questa lode al mio
futuro assassino.