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VITE SOTTILI di Isa D'Angelo

"Da quando vieni qui

non hai sorriso mai",

mi dice lei

col suo camice bianco.


Ma cosa ne sa lei.

Come si può sorridere

di fronte a tanta fragilità

che ci circonda e ci confonde.

Fragilità dentro,

fragilità fuori.

Corpi gracili,

vite sottili,

impigliate

in un volo senza ali

che fa precipitare

in abissi senza fine,

senza desideri e prospettive.

Un viaggio a ritroso

fino a svanire

in una trasparenza che lascia nell'impotenza.


Che ne sa lei dei miei sorrisi

quelli che solo tu conosci.

Quelli che restano ancora un po'

quando vai via

e quelli che attendono te

per tornare a rifiorire.


E allora diglielo tu

che io sorrido.

Diglielo tu che so essere felice

con te

quando mi risollevi dall'abisso

dove anch'io spesso finisco

e mi conduci per mano

in luoghi meravigliosi.


È lì che conosco la vera leggerezza,

quella dei pensieri.

Ed è a voi, anime fragili,

che la vorrei donare

insieme a delle ali

per poter volare.

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