Libereria
WHITE BELL di Marco Zanni
Camminiamo scalzi sull'asfalto di Roma Giochiamo una domanda a testa verso il fondo dove possiamo accarezzarci cicatrici Calpestare rami vetri rotti spine rischiare Dal Colosseo a viale Glorioso su per il Gianicolo La strada spaccata dalle radici dei platani La tua mano dietro la testa quando ci siamo dati i baci sulla guancia E speravo di sbagliare ad appoggiare le mie labbra fermarmi a piazza Garibaldi con te addosso Roma che ci fissa da là sotto Sliding doors quale futuro avrebbe atteso Il cappellaio matto il sogno americano Suona la campana mezzanotte e devi dirmi addio Canticchio frasi per te che evaporano come incenso Ci sfioriamo con le tasche piene di terra e dollari d'argento Tracce nella polvere rotoliamo come dadi sul fondo della strada La piazzetta il campanile il mio cuore storto I tuoi capelli che brillano tra le mie dita La campana bianca l'ultimo rintocco appeso a un cappio. Mezzanotte e non riusciamo a dirci addio.